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  • Aerial photograph of Funchal (9917) found in the archives, however, the precise date could not be ascertained. It is thought that the production occurred in the first half of the 60s.

  • WCS criado com base numa camada de informação matricial gerada a partir de uma malha regular de profundidades, cobre toda a Zona Económica Exclusiva (ZEE) de Portugal com um espaçamento de 1/16 arcos de minuto (ca 115 metros). Modelo batimétrico foi extraído a partir do modelo produzido no âmbito do projeto EMODnet Bathymetry. Para mais informações sobre o projeto: https://www.emodnet-bathymetry.eu/

  • Aerial photograph of Funchal (9911) found in the archives, however, the precise date could not be ascertained. It is thought that the production occurred in the first half of the 60s.

  • Aerial photograph of Funchal (9909) found in the archives, however, the precise date could not be ascertained. It is thought that the production occurred in the first half of the 60s.

  • Aerial photograph of Funchal (9915) found in the archives, however, the precise date could not be ascertained. It is thought that the production occurred in the first half of the 60s.

  • Clipboard 24/76-B representing the Topo-Hydrographic survey carried out by Instituto Hidrográfico in 1976 of the adjacent area to Funchal Airport (Santa Catarina)

  • Il Ministero dellAmbiente e della Tutela del Territorio ha finanziato con atto del 28-12-2001 lIstituto Sperimentale per lo Studio e la Difesa del Suolo di Firenze per la “Predisposizione di Atlante Nazionale delle aree a rischio di desertificazione” alla scala di riconoscimento (scale di riferimento 1:100.000 - 1.250.000). Il MATTM considera tale Atlante strumento propedeutico alla corretta attuazione del Piano Nazionale per la Lotta alla Siccità e Desertificazione, adottato dallo Stato Italiano in attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite per la Lotta alla Siccità ed alla Desertificazione. Nel sopracitato atto è prevista la partecipazione dellIstituto Nazionale di Economia Agraria nei suoi specifici settori di competenza. L'area di studio comprende Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria. Dall'analisi delle misure contenute nel Reg. 2078, sono state selezionate, per la definizione dell'indice di risposta misure agroambientali (IRMA), quelle contenenti interventi maggiormente correlati alla mitigazione di processi di degrado dei suoli. In particolare, sono state analizzate le seguenti misure: Misura A1 - introduzione e mantenimento dei metodi di agricoltura biologica; Misura B1 - sistemi di pascoli estensivi (per tale intervento si dispone di dati significativi per la sola regione Sardegna); Misura E1 - cura dei terreni agricoli abbandonati; Misura F1 - ritiro dei seminativi dalla produzione. Tali misure sono state rapportate alla superficie investita a seminativo.

  • Il Ministero dellAmbiente e della Tutela del Territorio ha finanziato con atto del 28-12-2001 l'Istituto Sperimentale per lo Studio e la Difesa del Suolo di Firenze per la ''Predisposizione di Atlante Nazionale delle aree a rischio di desertificazione'' alla scala di riconoscimento (scale di riferimento 1:100.000 - 1.250.000). Il MATTM considera tale Atlante strumento propedeutico alla corretta attuazione del Piano Nazionale per la Lotta alla Siccità e Desertificazione, adottato dallo Stato Italiano in attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite per la Lotta alla Siccità ed alla Desertificazione. Nel sopracitato atto è prevista la partecipazione dell'Istituto Nazionale di Economia Agraria nei suoi specifici settori di competenza. L'area di studio comprende Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria. Le aree urbane, così come le principali infrastrutture, sono superfici caratterizzate dalla perdita irreversibile della funzionalità produttiva ed ecologica del suolo.

  • Il Ministero dellAmbiente e della Tutela del Territorio ha finanziato con atto del 28-12-2001 l'Istituto Sperimentale per lo Studio e la Difesa del Suolo di Firenze per la ''Predisposizione di Atlante Nazionale delle aree a rischio di desertificazione'' alla scala di riconoscimento (scale di riferimento 1:100.000 - 1.250.000). Il MATTM considera tale Atlante strumento propedeutico alla corretta attuazione del Piano Nazionale per la Lotta alla Siccità e Desertificazione, adottato dallo Stato Italiano in attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite per la Lotta alla Siccità ed alla Desertificazione. Nel sopracitato atto è prevista la partecipazione dell'Istituto Nazionale di Economia Agraria nei suoi specifici settori di competenza. L'area di studio comprende Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria. L'indicatore utilizzato per misurare la siccità potenziale è il numero di giorni in cui la sezione di controllo del suolo è completamente secca nell'arco dell'anno. Il numero di giorni di secco è uninformazione di carattere pedoclimatico che considera l'effetto della siccità su ogni specifico tipo di suolo.

  • Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio ha finanziato con atto del 28-12-2001 l'Istituto Sperimentale per lo Studio e la Difesa del Suolo di Firenze per la ''Predisposizione di Atlante Nazionale delle aree a rischio di desertificazione'' alla scala di riconoscimento (scale di riferimento 1:100.000 - 1.250.000). Il MATTM considera tale Atlante strumento propedeutico alla corretta attuazione del Piano Nazionale per la Lotta alla Siccità e Desertificazione, adottato dallo Stato Italiano in attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite per la Lotta alla Siccità ed alla Desertificazione. Nel sopracitato atto è prevista la partecipazione dell'Istituto Nazionale di Economia Agraria nei suoi specifici settori di competenza. L'area di studio comprende Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria. La siccità potenziale deriva direttamente dall'indicatore ''numero di giorni di secco''. I suoli sottoposti a più di 90 giorni di secco manifestano chiari stress pedoclimatici. Dall'analisi si è arrivati definire una soglia per la siccità potenziale di 105 giorni di suolo secco.