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Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio ha finanziato con atto del 28-12-2001 l'Istituto Sperimentale per lo Studio e la Difesa del Suolo di Firenze per la Predisposizione di Atlante Nazionale delle aree a rischio di desertificazione alla scala di riconoscimento (scale di riferimento 1:100.000 - 1.250.000). Il MATTM considera tale Atlante strumento propedeutico alla corretta attuazione del Piano Nazionale per la Lotta alla Siccità e Desertificazione, adottato dallo Stato Italiano in attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite per la Lotta alla Siccità ed alla Desertificazione. Nel sopracitato atto è prevista la partecipazione dell'Istituto Nazionale di Economia Agraria nei suoi specifici settori di competenza. L'area di studio comprende Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria. La presenza di fenomeni erosivi osservata sul campo è un'indicazione inequivocabile di processi di degrado del suolo in atto sul territorio. Quando presente nella banca dati dei suoli, questa informazione testimonia una realtà di degrado in atto. La presenza di fenomeni erosivi forti identifica aree sensibili, mentre la presenza di fenomeni derosione moderata indica aree vulnerabili. Una componente territoriale è considerata vulnerabile quando almeno il 40% dei suoli che la descrivono sono vulnerabili.
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Il Ministero dellAmbiente e della Tutela del Territorio ha finanziato con atto del 28-12-2001 l'Istituto Sperimentale per lo Studio e la Difesa del Suolo di Firenze per la ''Predisposizione di Atlante Nazionale delle aree a rischio di desertificazione'' alla scala di riconoscimento (scale di riferimento 1:100.000 - 1.250.000). Il MATTM considera tale Atlante strumento propedeutico alla corretta attuazione del Piano Nazionale per la Lotta alla Siccità e Desertificazione, adottato dallo Stato Italiano in attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite per la Lotta alla Siccità ed alla Desertificazione. Nel sopracitato atto è prevista la partecipazione dell'Istituto Nazionale di Economia Agraria nei suoi specifici settori di competenza. L'area di studio comprende Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria. L'indicatore utilizzato per misurare la siccità potenziale è il numero di giorni in cui la sezione di controllo del suolo è completamente secca nell'arco dell'anno. Il numero di giorni di secco è uninformazione di carattere pedoclimatico che considera l'effetto della siccità su ogni specifico tipo di suolo.
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Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio ha finanziato con atto del 28-12-2001 l'Istituto Sperimentale per lo Studio e la Difesa del Suolo di Firenze per la ''Predisposizione di Atlante Nazionale delle aree a rischio di desertificazione'' alla scala di riconoscimento (scale di riferimento 1:100.000 - 1.250.000). Il MATTM considera tale Atlante strumento propedeutico alla corretta attuazione del Piano Nazionale per la Lotta alla Siccità e Desertificazione, adottato dallo Stato Italiano in attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite per la Lotta alla Siccità ed alla Desertificazione. Nel sopracitato atto è prevista la partecipazione dell'Istituto Nazionale di Economia Agraria nei suoi specifici settori di competenza. L'area di studio comprende Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria. La siccità potenziale deriva direttamente dall'indicatore ''numero di giorni di secco''. I suoli sottoposti a più di 90 giorni di secco manifestano chiari stress pedoclimatici. Dall'analisi si è arrivati definire una soglia per la siccità potenziale di 105 giorni di suolo secco.
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Il DTM (Digital Terrain Model), a copertura nazionale, deriva dall'interpolazione dei dati orografici provenienti dalla cartografia dell'Istituto Geografico Militare. Il prodotto risultante è una matrice a passo regolare di 20 m, i cui elementi (pixel) riportano i valori delle quote. Il territorio nazionale è suddiviso in unità (tile) di dimensioni 10Km x 10Km. Le quote sono espresse in metri nel sistema di riferimento msl (mareografo di Genova).
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Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio ha finanziato con atto del 28-12-2001 l'Istituto Sperimentale per lo Studio e la Difesa del Suolo di Firenze per la Predisposizione di Atlante Nazionale delle aree a rischio di desertificazione alla scala di riconoscimento (scale di riferimento 1:100.000 - 1.250.000). Il MATTM considera tale Atlante strumento propedeutico alla corretta attuazione del Piano Nazionale per la Lotta alla Siccità e Desertificazione, adottato dallo Stato Italiano in attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite per la Lotta alla Siccità ed alla Desertificazione. Nel sopracitato atto è prevista la partecipazione dell'Istituto Nazionale di Economia Agraria nei suoi specifici settori di competenza. L'area di studio comprende Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria. L'indice di vegetazione normalizzato, (NDVI o Normalized Difference Vegetation Index) è uno dei parametri più utilizzati per la definizione dello stato della vegetazione e rappresenta il vigore dell'attività della vegetazione. Questo indice costituisce quindi una misura indiretta del grado di sterilità funzionale agricolo-forestale nelle aree naturali.
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Il Ministero dellAmbiente e della Tutela del Territorio ha finanziato con atto del 28-12-2001 l'Istituto Sperimentale per lo Studio e la Difesa del Suolo di Firenze per la ''Predisposizione di Atlante Nazionale delle aree a rischio di desertificazione'' alla scala di riconoscimento (scale di riferimento 1:100.000 - 1.250.000). Il MATTM considera tale Atlante strumento propedeutico alla corretta attuazione del Piano Nazionale per la Lotta alla Siccità e Desertificazione, adottato dallo Stato Italiano in attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite per la Lotta alla Siccità ed alla Desertificazione. Nel sopracitato atto è prevista la partecipazione dell'Istituto Nazionale di Economia Agraria nei suoi specifici settori di competenza. L'area di studio comprende Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria. Le aree urbane, così come le principali infrastrutture, sono superfici caratterizzate dalla perdita irreversibile della funzionalità produttiva ed ecologica del suolo.
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Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio ha finanziato con atto del 28-12-2001 l'Istituto Sperimentale per lo Studio e la Difesa del Suolo di Firenze per la ''Predisposizione di Atlante Nazionale delle aree a rischio di desertificazione'' alla scala di riconoscimento (scale di riferimento 1:100.000 - 1.250.000). Il MATTM considera tale Atlante strumento propedeutico alla corretta attuazione del Piano Nazionale per la Lotta alla Siccità e Desertificazione, adottato dallo Stato Italiano in attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite per la Lotta alla Siccità ed alla Desertificazione. Nel sopracitato atto è prevista la partecipazione dell'Istituto Nazionale di Economia Agraria nei suoi specifici settori di competenza. L'area di studio comprende Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria. Le regioni pedologiche sono il primo livello della gerarchia dei paesaggi. Lo strato informativo delle regioni pedologiche rappresenta aree potenzialmente omogenee di evoluzione dei suoli a livello continentale, denominate ''soil region''.
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Il Ministero dellAmbiente e della Tutela del Territorio ha finanziato con atto del 28-12-2001 l'Istituto Sperimentale per lo Studio e la Difesa del Suolo di Firenze per la ''Predisposizione di Atlante Nazionale delle aree a rischio di desertificazione'' alla scala di riconoscimento (scale di riferimento 1:100.000 - 1.250.000). Il MATTM considera tale Atlante strumento propedeutico alla corretta attuazione del Piano Nazionale per la Lotta alla Siccità e Desertificazione, adottato dallo Stato Italiano in attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite per la Lotta alla Siccità ed alla Desertificazione. Nel sopracitato atto è prevista la partecipazione dellIstituto Nazionale di Economia Agraria nei suoi specifici settori di competenza. L'area di studio comprende Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria. Le aree naturali protette costituiscono un indice di risposta alla desertificazione che tutela l'ambiente dalle pressioni antropiche.
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Il Ministero dellAmbiente e della Tutela del Territorio ha finanziato con atto del 28-12-2001 lIstituto Sperimentale per lo Studio e la Difesa del Suolo di Firenze per la Predisposizione di Atlante Nazionale delle aree a rischio di desertificazione alla scala di riconoscimento (scale di riferimento 1:100.000 - 1.250.000). Il MATTM considera tale Atlante strumento propedeutico alla corretta attuazione del Piano Nazionale per la Lotta alla Siccità e Desertificazione, adottato dallo Stato Italiano in attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite per la Lotta alla Siccità ed alla Desertificazione. Nel sopracitato atto è prevista la partecipazione dellIstituto Nazionale di Economia Agraria nei suoi specifici settori di competenza. L'area di studio comprende Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria. Dall'analisi delle misure contenute nel Reg. 2078, sono state selezionate, per la definizione dell'indice di risposta misure agroambientali (IRMA), quelle contenenti interventi maggiormente correlati alla mitigazione di processi di degrado dei suoli. In particolare, sono state analizzate le seguenti misure: Misura A1 - introduzione e mantenimento dei metodi di agricoltura biologica; Misura B1 - sistemi di pascoli estensivi (per tale intervento si dispone di dati significativi per la sola regione Sardegna); Misura E1 - cura dei terreni agricoli abbandonati; Misura F1 - ritiro dei seminativi dalla produzione. Tali misure sono state rapportate alla superficie investita a seminativo.
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Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio ha finanziato con atto del 28-12-2001 l'Istituto Sperimentale per lo Studio e la Difesa del Suolo di Firenze per la ''Predisposizione di Atlante Nazionale delle aree a rischio di desertificazione'' alla scala di riconoscimento (scale di riferimento 1:100.000 - 1.250.000). Il MATTM considera tale Atlante strumento propedeutico alla corretta attuazione del Piano Nazionale per la Lotta alla Siccità e Desertificazione, adottato dallo Stato Italiano in attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite per la Lotta alla Siccità ed alla Desertificazione. Nel sopracitato atto è prevista la partecipazione dellIstituto Nazionale di Economia Agraria nei suoi specifici settori di competenza. L'area di studio comprende Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria. L'Indice di Intensità di Pascolamento è stato derivato dalle banche dati sul pascolamento. Il carico di bestiame rappresenta la quantità di bestiame mantenibile al pascolo per unità di superficie per tutta la durata del pascolamento. L'individuazione del carico ottimale permette di mantenere nel tempo una vegetazione equilibrata e produttiva. Un eccessivo carico di bestiame ostacola in modo particolare la funzione vegetativa e riproduttiva delle specie poliennali. Inoltre l'eccessivo calpestio determina compattamento del terreno, asfissia radicale, ristagni idrici, cui segue la riduzione del numero di piante per unità di superficie, fino ad arrivare a stadi di degradazione veri e propri.